Per l’uomo ordinario che si limita alla superficie del suo essere, l’esistenza psicologica è relativamente semplice.
Un piccolo ma rumoroso coacervo di desideri, qualche bisogno intellettuale ed estetico, talune preferenze, qualche idea dominante in una turbinosa corrente di pensieri sconnessi, un certo numero di esigenze vitali più o meno imperiose, un alternarsi di stati di salute e di malattia, un seguito disordinato di gioie e di pene, di turbamenti e vicissitudini rapide e leggere, e di sconvolgimenti e ribellioni della mente e del corpo.
Ma non appena discendiamo profondamente in noi stessi, lo yoga obbliga ad immergersi nelle profondità dell’anima, ci troviamo immersi in un mondo complesso ed ignorato.
Sri Aurobindo – La Sintesi dello Yoga Vol. I, Pag. 72
To the ordinary man who is confined to the surface of his being, the psychological existence is relatively simple.
A small but noisy jumble of desires, needs some intellectual and aesthetic, certain preferences, some dominant idea in a swirling stream of disconnected thoughts, a number of vital needs more or less compelling, a succession of states of health and illness, a following messy joys and sorrows, troubles and vicissitudes fast and light, and upheavals and rebellions of the mind and body.
But as soon as we descend deeper into ourselves, yoga requires to dive into the depths of the soul, we are immersed in a complex world and ignored.
Sri Aurobindo – The Synthesis of Yoga Vol I, Page 72
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