Alla fine certi eventi sbalorditivi
accadono.
Meno male poi che accadono
eventi del genere in luoghi
cosi’ ostili, che davvero danno
forza ed infondono gran speranza
circa il fatto che davvero e’ bene
lottare fino infondo perche’ persino
nell’ impossibile e nella totalita’
di limiti, tutto puo’ essere cambiato.
Proprio e’ bello che questi eventi accadano in questi luoghi, sono
veri messaggi che risvegliano le
forze sopite .
Sono come fiori biamchi che
sbocciano in un campo di battaglia,
malgrado la gran quantita’ di
miseria umana e crudelta’,
la delicata speranza entra nel
contesto e rinasce sempre con
gran bellezza .
Allora altre persone possono
chissa’ cosa in contesti piu’
dolci ?
Quando ti leggo mi fai riflettere,mi aiuti a fermare i pensieri per poi potermi esprimere. È vero ci sono contesti molto brutali come le guerre e noi sappiamo come persone semplici,quasi anonime,abbiamo aiutato tanta gente in difficoltà portando fuori il meglio di sè. A mio avviso non si dovrebbe mai assistere a violenze e soprusi perché tutti hanno pari dignità.
Quando la neve cade
non fa rumore
e trasforma ogni cosa,
il suo aspetto candido
è come la consapevolezza
che senza colpi di grancassa,
senza farsi annunciare,
trasforma dal profondo
la nostra percezione e ci permette di agire in modo concorde con quanto sentiamo essere in armonia con la nostra vera natura,solo qualche momento prima dimenticata.
Nessuno resta cristallizzato in un unico aspetto,siamo sempre soggetti ad una costante trasformazione che possa condurci verso l’Armonia,allora quel che eravamo decade. Abbiamo una veste nuova.
Scusa avevo ” incollato ” un
pezzo della tua considerazione
per commentarla,
dopo la vicenda uomo e cane .
Questo :
” Sai bene come da un punto di vista virtuale ( in rete) chi non ha visibilità o attenzione si sente come senza alcun valore. ”
Indubbio, dici una cosa davvero
importante e verissima.
Si virtuale, questa e’ un po’ la morte
web ed e’ un gran male, ma minore.
Cmq, si e’ un male se sei molto solo .
E’ sempre il vecchio maledetto
meccanismo del :
” dove riverso amore otterro’ amore ” .
Fa male certo via web ma poi …
[…]
Okay continuo con il tuo assenso,
perche’ poi quel che vado a scriver
a riguardo
puo’ essere diretto, non sgarbato,
ma molto ” netto ” e forse non adatto
ad un blog di poesia …
Se vuoi completero’ .
Altrimenti, va gia’ bene
cosi’ .
Comunque molte grazie perche’
poni l’ accento su di un tema
molto ma molto importante
circa il web che e’ luogo
di desolazione e deserto per
molti , e dove molti vengono
a perdersi volontariamente .
Non solo involontariamente.
Critica aperta a questo mezzo
che tutti abbiamo accettato
per buono ma di per se non lo e ‘,
perche’ altrimenti non mieterebbe
vittime, ed invece ?
Ci voleva, ed ovviamente ormai
si parla al passato;
ci voleva anche qui una
” sentinella ” e non un giudice
a posteriori che elargisce
sanzioni qua e la su persone
gia’ provate cui infierire ancora
e rese poi un monito per altri.
Da paragonarsi alle cosidette:
” persone del vento ” ,
Argentina .
Conosci ?
Circa la realta’ web di cui
accenni, questa e’ realta’,
ma non voglio abusar
della parola .
Grazie a te Andrea,riportare parte del testo mi aiuta a focalizzare il tema.
Il web è diventato caotico anche perché confonde e non si riesce sempre a fare mente locale tra quanto è realmente espresso nelle parole lette e quanto invece viene interpretato olacando aspettative o innescando reazioni eccessive perché sembra di cogliere mancanze. Gli altri non sono mai a nostro consumo,pronti ad assecondare le nostre attese. Se si cade in una forma di dipendenza è anche per fuggire una realtà forse banale. Dobbiamo rispetto a tutti perché non sappiamo che storie ci siano dietro chi scrive. Spesso si leggono attacchi gratuiti e ingiustificati. Hai ragione,spesso questa forma di maleducazione rappresenta la realtà stessa. Va ricordato che un vero dialogo è costruttivo e non è una gara.
Puoi esprimere quanto desideri. La poesia nasce dall’osservazione della realtà,non possiamo fuggire ma arricchirci con il confronto. Grazie a te. ☺
Sai bene come da un punto di vista virtuale ( in rete) chi non ha visibilità o attenzione si sente come senza alcun valore.
Ciao,
eccomi di nuovo qua .
Premesso che gradisci,
eccomi con le mie idee,
prima non potevo.
Non so cosa sia accaduto
esattamente tra quell’ uomo e
quel cane, secondo me da
rivedere prima che io possa
trarre una lezione .
Non so e’ molto strano che una
violenza ne acquieti un’ altra,
anche se tra specie diverse .
L’ uomo era un selvaggio
isolato dagli altri, troppo
violento e non sociale completo,
sempre in iolamento .
Il cane da sopprimersi perche’
troppo violento anch’ esso .
Per cui a livello teoorico posso
dare alcune spiegazioni,
a livello poi, un po’ piu’ ” pratico “,
non e’ molto semplice .
Infatti c’ era l’ intento di raddoppiare
la pena al carcerato e sopprimere
il cane, l’ avevano messa un
po’ sul gioco sporco .
Altri detenuti con cani piu’
semplici non hanno ottenuto
quel che ha ottenuto questo
” mezzo indiano ” , con tutto il
rispetto per gli Indiani d’ America,
che ammiro come civilta’ estinta .
Per cui non so cosa sia poi
accaduto, non escludo un
combattimento a luci spente
dove il cane ha capito una
forza maggiore, ma poi,
il cane tende a rendere il
favore quando meno l’ uomo
se lo aspetta o a tradire .
Qui si tratta invece di due
creture strette da qualcosa
di buono, perche’ uomo selvaggio
quasi detenuto modello,
cane in adozione .
L’ uomo che parla per tutti e due
e dice: l’ uno e’ stato maestro
dell’ altro .
Io, per quanto capisco, dico
che forse hanno capito le
loro reciproche prigionie e
forse hanno connesso le
loro residue parti di
bonta’ .
Ddi certo sembravano due
creature, rinate e trasformate .
Forrse i loro gesti
erano ” reazioni ” e non azioni,
forse hanno imparato ad
agire e non reagire ?
Forse il loro carcere non era
il carcere, ma loro stessi
in una societa’ che non comprende,
solo giudica .
Si,è possibile e alla fine uomo ed animale hanno riconosciuto le reciproche parti vere ed inespresse, che malgrado la società avesse tentato di sopprimere,potevano finalmente esprimersi. Nasciamo in un mondo precostituito di modelli ed aspettative che invece di accogliere tenta di manipolare e mette ai margini i “diversi” i quali provano a sopravvivere.I gesti di insofferenza e rabbia tanto da creare la fama di “selvaggio ” sono la reazione alle tante umiliazioni subite e alla sensazione di non contare nulla. Un uomo ed un cane visti come complementari e non separati,perché capaci di riconoscimento delle medesime ferite diventano motivo di riscatto da una società separativa e discriminante. Immagino come la compassione e la capacità di pazientare abbiano alimentato la fiducia del cane al punto da far guarire ferite invisibili. Dare nuove opportunità è stato riconoscere capacità innate che il rumore di fondo ed il caos del vivere in una società separati non avrebbero mai innescato. Lottare per manifestare la propria vera natura è il senso del nostro esistere. Quando viene impedito si condanna se stessi a vivere qualcosa che non ci rappresenta.Chi è “cattivo”in senso assoluto e non piuttosto si viene indotti a scivolare in atteggiamenti distanti dal proprio Essere?
Credo che il valore attribuito al tempo,con farne uso in modo virtuoso o come far di tutto per “folleggiare”,in fondo,dipenda da cosa crediamo sia la vita,se ne vediamo un senso ed un fine. Se pensiamo di dover attingere ogni possibile esperienza perché il tempo è poco o se dobbiamo rispettare ogni attimo per vivere al meglio,magari seminando per una vita eterna. ☺
Premesso che la pena di morte
e’ una volgare brutalita’ degna
di una societa’ involuta per quante
se ne inventi,
ma venti anni di carcere che cosa
sono ?
La sottrazione eccessiva di tempo
ad un essere cosciente e’ il massimo
della pena e peggior tortura che
puoi concepire .
Se ami la vita, ami il tempo e sai
che uso farne .
Non si tratta di infliggere dolore
fisico o mentale, ma si tratta di
deprivare un essere della possibilita’
di evolversi e di prosperare,
ma cos’ altro e’ vivere ?
Per me non c’ e’ niente di peggio,
eppure sono piuttosto fantasioso .
Hai ragione ed amo confrontarmi,la mancanza di tempo, il punire sottraendo la libertà equivale al cancellare ogni ottenzione e simbolimente chi non ha visibilità o memoria negli altri,chi è ignorato è come morisse. Sai bene come da un punto di vista virtuale ( in rete) chi non ha visibilità o attenzione si sente come senza alcun valore. Chi vive il carcere dovrebbe poter seguire un percorso riabilitativo o educativo piuttosto che vivere abbruttimento e spreco di tempo. Ad esempio in alcuni istituti di massima pena in America i detenuti vengono impegnati per l’addestramento di cani per disabili e attraverso questa assunzione di responsabilità le persone si riscattano e maturano rapporti più rispettosi verso gli altri. Vivere è sempre opportunità per migliorare e fare tesoro delle esperienze e non è mai tardi per ricominciare. ☺
Incredibile .
Incredibile la storia di un
detenuto irrecuperabile a cui
hanno dato un cane violento
da sopprimere per cui
ci si aspettava quel che
e’ logioco, una esplosione .
Invece la violenza di quest’
uomo, quasi selvaggio a
cui raddoppiare la pena e
e la violenza di questo
cane ” feroce ” da sopprimere,
entrate in contatto hanno
prodotto un ” miracolo ” .
Ovvero queste due creature
si sono trasformate in
superbe, eccellente uomo,
a cui e’ stata ridotta la
pena, e cane adottato .
L’ uomo quasi analfabeta,
per cui non si capisce dove
ha trovato il metodo
per far divenire un cane cosi’
aggressivo un cane
a cui piaceva farsi
abbracciare .
Sono stati i migliori del
gruppo, il cane e’
obbediva in modo robotico
ad ogni comando di
quest’ uomo per una sua
carezza .
L’ uomo intervistato poi ha ringraziato con la frase:
avevamo entrambi
bisogno d’ imparare,
siamo stati l’ uno
l’ insegnante dell’ altro .
Forse entrambi hanno
dovuto vincersi per
bisogno di rispettarsi,
e cosa c’ e’ di piu’ puro
di una creatura che si
vince, che sia uomo
o che sia cane ?
Ma in effetti questo uomo
intervistato nella sua
piccolissima cella
rimandava un senso di pace
e purezza davvero forti .
Sara’ il famigerato profumo
dell’ uomo virtuoso che
pervade ogni luogo di
cui parla il Buddha ?
Per cui e’ una storia
Zen ?
Due esseri che conoscono
solo la violenza imparano
l’ uno dall’ altro la non violenza, anzi di piu’,
la bonta’.
La natura umana su alcuni aspetti non differisce da quella animale e la fiducia,l’abbandono di ogni difesa è come un reciproco affidamento. La verità è che più ci si sente fragili e dunque bisognosi di difesa,maggiore è l’aggressività. Un cane che diventa aggressivo al punto da diventare pericoloso,in realtà chiede attenzione e molte volte è stato rifiutato. Quello che è accaduto è il riconoscimento dei reali bisogni del cane,di quelle carezze negate. Dare ad altri quanto vorremmo ricevere allora non impoverisce ma arricchisce.Amare incondizionatamente fa sempre la differenza e trasforma sciogliendo nodi irrisolti. Grazie a te. ☺
Se accetti, bisogna pero’ dire
che una certa tristezza il
naturale computo del tempo
trascorso la da . .
In senso assoluto e relativo .
Specialmente se non si e’
saputo viver in armonia con
se stessi poi e ci si accorge
che non si e’ fatto del
proprio meglio, o anche che
non siamo stati ” autentici “,
esattamente questo, beh,
e’ molto triste, per non dir
che e’ proprio dannoso .
Dannoso psicologicamente
o se vuoi mentalmente avvilente
perche’ almen per molti,
io compreso, il criterio ti
fa poi veder il tempo di vita che
hai ora come tempo non piu’
significativo o qualitativamente
buono .
E’ per questo che io insisto
sul buon uso del tempo perche’
dev’ esser inteso come un dovere
verso se stessi cui non puoi
sottrarti .
Purtroppo, si puo’ perder per varie
ragioni la capacita’ di utilizzo
virtuoso del tempo, e se non la
si riacquisisce nel breve periodo,
ahi, e’ davvero un gran danno per
quell’ unico importantissimo essere
che di sicuro nel mondo c’ e’ ed
e’ te stesso .
Chi non si relaziona piu’ bene
al tempo e tuttavia ne capisce l’ importanza, e’ qualcuno che sta soffrendo moltissimo, capisce
che si sta’ dissolvendo inutilmente
come un pezzo di ghiaccio al
Sole .
Chi lo fa volontariamente poi,
se non e’ folle, si sta’ suicidando,
da legarlo ad una sedia finche’ non ritorna in se,
si infligge una pena troppo grande,
dev’ esser fermato.
Tempo biologico vanificato,
o se vuoi vita vissuta a vuoto
di cui poi ti rimane lo stigma
doloroso se la coscienza ti
funziona .
Inutile per me ragionarci sopra,
trovar scappatoie,
e’ solo qualcosa da non fare,
non c’ e’ un lato positivo ne un
insegnamento da trarre, solo
una offesa troppo grande alla
vita. Il male infinito .
Persone vuote e senza contenuti
a volte imparano la sintesi
come metodo di comunicazione
efficiente e per dare una certa
credibilita’ ai concetti di cui
parlano o scrivono .
Se ci casco ?
🙂
No.
Magari con qualcuno
funziona, con me devi organizzarti
meglio ! 😉
Chi ha dei bei contenuti e si sa
esprimere in modo sintetico
e’ sempre benvenuto comunque …
La cosa importante è il contenuto,altrimenti la sintesi è solo una copertura. ☺Tu sei riflessivo ed hai molto da dire. Non essere diverso da te stesso. ☺
Non so …
Di norrma, basandomi sulle
riflessioni che posso e riesco
a fare su me stesso, ammetto
che quando ho un contenuto
che ritengo valido da comunicare,
se lo esprimo in modo ” succinto “,
ritengo sia meglio, capisco che
e’ meglio, risulta piu’ gradevole
e piu’ attendibile .
Le persone si annoiano facilmente,
non son tutte curiose inguaribili
come me e ha la sua importanza
sapersi esprimere in un dato
modo .
Nel descrivere un concetto in
modo lungagginoso si da una
brutta immagine di se ed in
effetti ha un senso .
Grazie comunque per il
garbato modo con cui cerchi
di attenuare .
Dichiarare ad alta voce un mio
difetto mi aiuta a far meglio la
volta successiva . 😊
Metodo un po’ diretto, si sente
un po’ male, ma alla lunga …
Funziona !
Ci si corregge in molti modi,
uno e’ questo .
Grazie di apprezzare il mio
pensiero …
Il tuo non è un difetto,è infatti un modo trasparente di condividere il tuo sentire. Poi se gli altri hanno fretta o non sono pazienti diventa necessario adattarsi. Un tempo scrivevo poesie con ricchezza di dettagli e mettendo enfasi riguardo gli stati d’animo,ho poi imparato a focalizzarmi sull’essenza e questo ha un effetto di profondità. Ma in un dialogo se si è essenziali si appare distaccati. La sintesi la alleni riflettendo mentre osservi. La via di mezzo è la miglior scelta. ☺
Nel dialogo informale
chi usa la sintesi vuol
di norma prevalere o vuol appunto palesare una differenza, vuol affermare
la propria superiorita’,
o almeno tenta di farlo.
Sempre che non sia un
difettoso o deforme
modo di comunicare,
ma ci credo poco .
Se e’ davvero superiore,
questi manca di garbo, ma comunque puo’ riuscire
laddove l’ interlocutore
appunto e’ ossequioso
o seggezionato .
Nel dialogo informale o
” amichevole “,
la sintesi eccessiva
e’ fuori luogo,
se la si usa non si
ha rispetto dell’ altro
perche’ lo si sta’
sopraffacendo .
Sono in sintonia con te: chi sintetizza troppo sembra sbrigativo e altezzoso. Sbrigativo è chi ha fretta e non accoglie le “elucubrazioni”altrui e vuole uscire in fretta da ogni confronto. Io amo il dialogo e scorgere ogni sfumatura e potermi di conseguenza arricchire. Rispetto ogni scelta ma provo disagio di fronte a chi costruisce mura piuttosto che spalancare le finestre. ☺
Apprezzo il tuo modo di scrivere,di guardare ogni aspetto delle cose. È una tua caratteristica e mi arricchisce. Ci sono persone sintetiche ma senza contenuti. Tu permetti di coltivare continuità e dialogo. Anche io non trovo facilmente chi si confronta. ☺
Si hai ragione, non si dovrebbe
mai mollare la pratica dell’
osservazione dei propri
pensieri, o smettere
di esercitare questa che forse
e’ una abilita’ perche’ ci consente
di essere autentici nel mondo.
E cosa vale piu’ di quel che e’
autentico …
Peccato, mi son lasciato convincere
che era un freno nella corsa verso
il mio successo, mentre era solo una
sana moderazione della velocita’
poiche’ non c’ era fretta di raggiungere
la meta .
Non so che dire se non che e’
una cosa che non va fatta,
quella appunto di considerare
una profonda introspezione
come un limite perche’ non
e’ vero …
Qualcuno piu’ di altri e’ piu’
capace di questo, ne ha forse
piu’ bisogno o la sua storia lo
ha condotto a questa facolta’,
per cui in ogni caso si dovrebbe
capir che ha un senso e un suo
valore .
Va bene, consiglierei ad un
essere riflessivo di rimanere
tale e non lasciarsi convincere
dal mondo iperveloce che questa
e’ una risorsa che non serve,
serve invece molto ed e’ una
gran facolta’ che ti consente di
rimanere autentico nel mutare
dei tempi e di ogni circostanza .
Sei semplicemente meno
mercenario di molti altri e
anche piu’ vero .
Pazienza …
Forse si puo’ tentar di riacquisire
questa caratteristica soppressa,
ma e’ saggio farlo ?
Ritornare alla integrita’ ?
Secondo me dopo un dato
momento non puoi piu’ farlo …
A proposito di tempo: Non è mai tardi e nulla è perduto. Chi scandisce il tempo e determina la fretta? Solo chi quantifica il tempo alla produttività e crede sia tempo preso o rubato quello dedicato all’introspezione solo perché confonde l’ozio o il non fare nulla,il fantasticare con qualcosa di sterile. Ma ritrovare se stessi,il proprio percorso interiore non ha prezzo e non è mai qualcosa che impoverisce. Che fare allora se non si trova modo di incontrare se stessi? Cresce lo stress e l’affanno,la sensazione che manchi qualcosa,si emulano gli altri e ci si allontana dalla propria autenticità. Un sorriso ☺
Grazie Andrea,solo chi coglie in profondità il valore di quel tempo interiore,trascorso a guardare in se stessi è poi capace di apprezzarlo e di costruire un rapporto duraturo con l’osservazione e l’armonia intessuta nella propria anima. ☺
Alla fine certi eventi sbalorditivi
accadono.
Meno male poi che accadono
eventi del genere in luoghi
cosi’ ostili, che davvero danno
forza ed infondono gran speranza
circa il fatto che davvero e’ bene
lottare fino infondo perche’ persino
nell’ impossibile e nella totalita’
di limiti, tutto puo’ essere cambiato.
Proprio e’ bello che questi eventi accadano in questi luoghi, sono
veri messaggi che risvegliano le
forze sopite .
Sono come fiori biamchi che
sbocciano in un campo di battaglia,
malgrado la gran quantita’ di
miseria umana e crudelta’,
la delicata speranza entra nel
contesto e rinasce sempre con
gran bellezza .
Allora altre persone possono
chissa’ cosa in contesti piu’
dolci ?
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Quando ti leggo mi fai riflettere,mi aiuti a fermare i pensieri per poi potermi esprimere. È vero ci sono contesti molto brutali come le guerre e noi sappiamo come persone semplici,quasi anonime,abbiamo aiutato tanta gente in difficoltà portando fuori il meglio di sè. A mio avviso non si dovrebbe mai assistere a violenze e soprusi perché tutti hanno pari dignità.
Quando la neve cade
non fa rumore
e trasforma ogni cosa,
il suo aspetto candido
è come la consapevolezza
che senza colpi di grancassa,
senza farsi annunciare,
trasforma dal profondo
la nostra percezione e ci permette di agire in modo concorde con quanto sentiamo essere in armonia con la nostra vera natura,solo qualche momento prima dimenticata.
Nessuno resta cristallizzato in un unico aspetto,siamo sempre soggetti ad una costante trasformazione che possa condurci verso l’Armonia,allora quel che eravamo decade. Abbiamo una veste nuova.
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Scusa avevo ” incollato ” un
pezzo della tua considerazione
per commentarla,
dopo la vicenda uomo e cane .
Questo :
” Sai bene come da un punto di vista virtuale ( in rete) chi non ha visibilità o attenzione si sente come senza alcun valore. ”
Indubbio, dici una cosa davvero
importante e verissima.
Si virtuale, questa e’ un po’ la morte
web ed e’ un gran male, ma minore.
Cmq, si e’ un male se sei molto solo .
E’ sempre il vecchio maledetto
meccanismo del :
” dove riverso amore otterro’ amore ” .
Fa male certo via web ma poi …
[…]
Okay continuo con il tuo assenso,
perche’ poi quel che vado a scriver
a riguardo
puo’ essere diretto, non sgarbato,
ma molto ” netto ” e forse non adatto
ad un blog di poesia …
Se vuoi completero’ .
Altrimenti, va gia’ bene
cosi’ .
Comunque molte grazie perche’
poni l’ accento su di un tema
molto ma molto importante
circa il web che e’ luogo
di desolazione e deserto per
molti , e dove molti vengono
a perdersi volontariamente .
Non solo involontariamente.
Critica aperta a questo mezzo
che tutti abbiamo accettato
per buono ma di per se non lo e ‘,
perche’ altrimenti non mieterebbe
vittime, ed invece ?
Ci voleva, ed ovviamente ormai
si parla al passato;
ci voleva anche qui una
” sentinella ” e non un giudice
a posteriori che elargisce
sanzioni qua e la su persone
gia’ provate cui infierire ancora
e rese poi un monito per altri.
Da paragonarsi alle cosidette:
” persone del vento ” ,
Argentina .
Conosci ?
Circa la realta’ web di cui
accenni, questa e’ realta’,
ma non voglio abusar
della parola .
Grazie Daniela .
(\()/)
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Grazie a te Andrea,riportare parte del testo mi aiuta a focalizzare il tema.
Il web è diventato caotico anche perché confonde e non si riesce sempre a fare mente locale tra quanto è realmente espresso nelle parole lette e quanto invece viene interpretato olacando aspettative o innescando reazioni eccessive perché sembra di cogliere mancanze. Gli altri non sono mai a nostro consumo,pronti ad assecondare le nostre attese. Se si cade in una forma di dipendenza è anche per fuggire una realtà forse banale. Dobbiamo rispetto a tutti perché non sappiamo che storie ci siano dietro chi scrive. Spesso si leggono attacchi gratuiti e ingiustificati. Hai ragione,spesso questa forma di maleducazione rappresenta la realtà stessa. Va ricordato che un vero dialogo è costruttivo e non è una gara.
Puoi esprimere quanto desideri. La poesia nasce dall’osservazione della realtà,non possiamo fuggire ma arricchirci con il confronto. Grazie a te. ☺
"Mi piace""Mi piace"
Sai bene come da un punto di vista virtuale ( in rete) chi non ha visibilità o attenzione si sente come senza alcun valore.
Ciao,
eccomi di nuovo qua .
Premesso che gradisci,
eccomi con le mie idee,
prima non potevo.
Non so cosa sia accaduto
esattamente tra quell’ uomo e
quel cane, secondo me da
rivedere prima che io possa
trarre una lezione .
Non so e’ molto strano che una
violenza ne acquieti un’ altra,
anche se tra specie diverse .
L’ uomo era un selvaggio
isolato dagli altri, troppo
violento e non sociale completo,
sempre in iolamento .
Il cane da sopprimersi perche’
troppo violento anch’ esso .
Per cui a livello teoorico posso
dare alcune spiegazioni,
a livello poi, un po’ piu’ ” pratico “,
non e’ molto semplice .
Infatti c’ era l’ intento di raddoppiare
la pena al carcerato e sopprimere
il cane, l’ avevano messa un
po’ sul gioco sporco .
Altri detenuti con cani piu’
semplici non hanno ottenuto
quel che ha ottenuto questo
” mezzo indiano ” , con tutto il
rispetto per gli Indiani d’ America,
che ammiro come civilta’ estinta .
Per cui non so cosa sia poi
accaduto, non escludo un
combattimento a luci spente
dove il cane ha capito una
forza maggiore, ma poi,
il cane tende a rendere il
favore quando meno l’ uomo
se lo aspetta o a tradire .
Qui si tratta invece di due
creture strette da qualcosa
di buono, perche’ uomo selvaggio
quasi detenuto modello,
cane in adozione .
L’ uomo che parla per tutti e due
e dice: l’ uno e’ stato maestro
dell’ altro .
Io, per quanto capisco, dico
che forse hanno capito le
loro reciproche prigionie e
forse hanno connesso le
loro residue parti di
bonta’ .
Ddi certo sembravano due
creature, rinate e trasformate .
Forrse i loro gesti
erano ” reazioni ” e non azioni,
forse hanno imparato ad
agire e non reagire ?
Forse il loro carcere non era
il carcere, ma loro stessi
in una societa’ che non comprende,
solo giudica .
Possibile ?
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Si,è possibile e alla fine uomo ed animale hanno riconosciuto le reciproche parti vere ed inespresse, che malgrado la società avesse tentato di sopprimere,potevano finalmente esprimersi. Nasciamo in un mondo precostituito di modelli ed aspettative che invece di accogliere tenta di manipolare e mette ai margini i “diversi” i quali provano a sopravvivere.I gesti di insofferenza e rabbia tanto da creare la fama di “selvaggio ” sono la reazione alle tante umiliazioni subite e alla sensazione di non contare nulla. Un uomo ed un cane visti come complementari e non separati,perché capaci di riconoscimento delle medesime ferite diventano motivo di riscatto da una società separativa e discriminante. Immagino come la compassione e la capacità di pazientare abbiano alimentato la fiducia del cane al punto da far guarire ferite invisibili. Dare nuove opportunità è stato riconoscere capacità innate che il rumore di fondo ed il caos del vivere in una società separati non avrebbero mai innescato. Lottare per manifestare la propria vera natura è il senso del nostro esistere. Quando viene impedito si condanna se stessi a vivere qualcosa che non ci rappresenta.Chi è “cattivo”in senso assoluto e non piuttosto si viene indotti a scivolare in atteggiamenti distanti dal proprio Essere?
Un sorriso ☺
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Credo che il valore attribuito al tempo,con farne uso in modo virtuoso o come far di tutto per “folleggiare”,in fondo,dipenda da cosa crediamo sia la vita,se ne vediamo un senso ed un fine. Se pensiamo di dover attingere ogni possibile esperienza perché il tempo è poco o se dobbiamo rispettare ogni attimo per vivere al meglio,magari seminando per una vita eterna. ☺
"Mi piace""Mi piace"
Premesso che la pena di morte
e’ una volgare brutalita’ degna
di una societa’ involuta per quante
se ne inventi,
ma venti anni di carcere che cosa
sono ?
La sottrazione eccessiva di tempo
ad un essere cosciente e’ il massimo
della pena e peggior tortura che
puoi concepire .
Se ami la vita, ami il tempo e sai
che uso farne .
Non si tratta di infliggere dolore
fisico o mentale, ma si tratta di
deprivare un essere della possibilita’
di evolversi e di prosperare,
ma cos’ altro e’ vivere ?
Per me non c’ e’ niente di peggio,
eppure sono piuttosto fantasioso .
Se ti va, confrontiamoci su questo.
Buon Sabato sera…
A poi .
"Mi piace"Piace a 1 persona
Hai ragione ed amo confrontarmi,la mancanza di tempo, il punire sottraendo la libertà equivale al cancellare ogni ottenzione e simbolimente chi non ha visibilità o memoria negli altri,chi è ignorato è come morisse. Sai bene come da un punto di vista virtuale ( in rete) chi non ha visibilità o attenzione si sente come senza alcun valore. Chi vive il carcere dovrebbe poter seguire un percorso riabilitativo o educativo piuttosto che vivere abbruttimento e spreco di tempo. Ad esempio in alcuni istituti di massima pena in America i detenuti vengono impegnati per l’addestramento di cani per disabili e attraverso questa assunzione di responsabilità le persone si riscattano e maturano rapporti più rispettosi verso gli altri. Vivere è sempre opportunità per migliorare e fare tesoro delle esperienze e non è mai tardi per ricominciare. ☺
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Si ho visto .
Incredibile .
Incredibile la storia di un
detenuto irrecuperabile a cui
hanno dato un cane violento
da sopprimere per cui
ci si aspettava quel che
e’ logioco, una esplosione .
Invece la violenza di quest’
uomo, quasi selvaggio a
cui raddoppiare la pena e
e la violenza di questo
cane ” feroce ” da sopprimere,
entrate in contatto hanno
prodotto un ” miracolo ” .
Ovvero queste due creature
si sono trasformate in
superbe, eccellente uomo,
a cui e’ stata ridotta la
pena, e cane adottato .
L’ uomo quasi analfabeta,
per cui non si capisce dove
ha trovato il metodo
per far divenire un cane cosi’
aggressivo un cane
a cui piaceva farsi
abbracciare .
Sono stati i migliori del
gruppo, il cane e’
obbediva in modo robotico
ad ogni comando di
quest’ uomo per una sua
carezza .
L’ uomo intervistato poi ha ringraziato con la frase:
avevamo entrambi
bisogno d’ imparare,
siamo stati l’ uno
l’ insegnante dell’ altro .
Forse entrambi hanno
dovuto vincersi per
bisogno di rispettarsi,
e cosa c’ e’ di piu’ puro
di una creatura che si
vince, che sia uomo
o che sia cane ?
Ma in effetti questo uomo
intervistato nella sua
piccolissima cella
rimandava un senso di pace
e purezza davvero forti .
Sara’ il famigerato profumo
dell’ uomo virtuoso che
pervade ogni luogo di
cui parla il Buddha ?
Per cui e’ una storia
Zen ?
Due esseri che conoscono
solo la violenza imparano
l’ uno dall’ altro la non violenza, anzi di piu’,
la bonta’.
Accetto spiegazioni .
Grazie di avermi ricordato
questa meraviglia .
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La natura umana su alcuni aspetti non differisce da quella animale e la fiducia,l’abbandono di ogni difesa è come un reciproco affidamento. La verità è che più ci si sente fragili e dunque bisognosi di difesa,maggiore è l’aggressività. Un cane che diventa aggressivo al punto da diventare pericoloso,in realtà chiede attenzione e molte volte è stato rifiutato. Quello che è accaduto è il riconoscimento dei reali bisogni del cane,di quelle carezze negate. Dare ad altri quanto vorremmo ricevere allora non impoverisce ma arricchisce.Amare incondizionatamente fa sempre la differenza e trasforma sciogliendo nodi irrisolti. Grazie a te. ☺
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Circa carcere e sottrazione
di tempo ti rispondo poi .
E su morte da mancanza
di considerazione .
Poi la morte web di cui
parli ….
Anzi, ti chiedero’ poi,
se vuoi .
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Certo,quando vuoi e puoi.Apprezzo che si possa far maturare un confronto. Il dialogo è sempre benvenuto.☺
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Circa il tempo .
Si concordo con te …
Se accetti, bisogna pero’ dire
che una certa tristezza il
naturale computo del tempo
trascorso la da . .
In senso assoluto e relativo .
Specialmente se non si e’
saputo viver in armonia con
se stessi poi e ci si accorge
che non si e’ fatto del
proprio meglio, o anche che
non siamo stati ” autentici “,
esattamente questo, beh,
e’ molto triste, per non dir
che e’ proprio dannoso .
Dannoso psicologicamente
o se vuoi mentalmente avvilente
perche’ almen per molti,
io compreso, il criterio ti
fa poi veder il tempo di vita che
hai ora come tempo non piu’
significativo o qualitativamente
buono .
E’ per questo che io insisto
sul buon uso del tempo perche’
dev’ esser inteso come un dovere
verso se stessi cui non puoi
sottrarti .
Purtroppo, si puo’ perder per varie
ragioni la capacita’ di utilizzo
virtuoso del tempo, e se non la
si riacquisisce nel breve periodo,
ahi, e’ davvero un gran danno per
quell’ unico importantissimo essere
che di sicuro nel mondo c’ e’ ed
e’ te stesso .
Chi non si relaziona piu’ bene
al tempo e tuttavia ne capisce l’ importanza, e’ qualcuno che sta soffrendo moltissimo, capisce
che si sta’ dissolvendo inutilmente
come un pezzo di ghiaccio al
Sole .
Chi lo fa volontariamente poi,
se non e’ folle, si sta’ suicidando,
da legarlo ad una sedia finche’ non ritorna in se,
si infligge una pena troppo grande,
dev’ esser fermato.
Tempo biologico vanificato,
o se vuoi vita vissuta a vuoto
di cui poi ti rimane lo stigma
doloroso se la coscienza ti
funziona .
Inutile per me ragionarci sopra,
trovar scappatoie,
e’ solo qualcosa da non fare,
non c’ e’ un lato positivo ne un
insegnamento da trarre, solo
una offesa troppo grande alla
vita. Il male infinito .
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Persone vuote e senza contenuti
a volte imparano la sintesi
come metodo di comunicazione
efficiente e per dare una certa
credibilita’ ai concetti di cui
parlano o scrivono .
Se ci casco ?
🙂
No.
Magari con qualcuno
funziona, con me devi organizzarti
meglio ! 😉
Chi ha dei bei contenuti e si sa
esprimere in modo sintetico
e’ sempre benvenuto comunque …
Si dai …
😊
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La cosa importante è il contenuto,altrimenti la sintesi è solo una copertura. ☺Tu sei riflessivo ed hai molto da dire. Non essere diverso da te stesso. ☺
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Sintesi.
Non so …
Di norrma, basandomi sulle
riflessioni che posso e riesco
a fare su me stesso, ammetto
che quando ho un contenuto
che ritengo valido da comunicare,
se lo esprimo in modo ” succinto “,
ritengo sia meglio, capisco che
e’ meglio, risulta piu’ gradevole
e piu’ attendibile .
Le persone si annoiano facilmente,
non son tutte curiose inguaribili
come me e ha la sua importanza
sapersi esprimere in un dato
modo .
Nel descrivere un concetto in
modo lungagginoso si da una
brutta immagine di se ed in
effetti ha un senso .
Grazie comunque per il
garbato modo con cui cerchi
di attenuare .
Dichiarare ad alta voce un mio
difetto mi aiuta a far meglio la
volta successiva . 😊
Metodo un po’ diretto, si sente
un po’ male, ma alla lunga …
Funziona !
Ci si corregge in molti modi,
uno e’ questo .
Grazie di apprezzare il mio
pensiero …
😊
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Il tuo non è un difetto,è infatti un modo trasparente di condividere il tuo sentire. Poi se gli altri hanno fretta o non sono pazienti diventa necessario adattarsi. Un tempo scrivevo poesie con ricchezza di dettagli e mettendo enfasi riguardo gli stati d’animo,ho poi imparato a focalizzarmi sull’essenza e questo ha un effetto di profondità. Ma in un dialogo se si è essenziali si appare distaccati. La sintesi la alleni riflettendo mentre osservi. La via di mezzo è la miglior scelta. ☺
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La via di mezzo, si e’ la
miglior risposta .
Nel dialogo informale
chi usa la sintesi vuol
di norma prevalere o vuol appunto palesare una differenza, vuol affermare
la propria superiorita’,
o almeno tenta di farlo.
Sempre che non sia un
difettoso o deforme
modo di comunicare,
ma ci credo poco .
Se e’ davvero superiore,
questi manca di garbo, ma comunque puo’ riuscire
laddove l’ interlocutore
appunto e’ ossequioso
o seggezionato .
Nel dialogo informale o
” amichevole “,
la sintesi eccessiva
e’ fuori luogo,
se la si usa non si
ha rispetto dell’ altro
perche’ lo si sta’
sopraffacendo .
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Sono in sintonia con te: chi sintetizza troppo sembra sbrigativo e altezzoso. Sbrigativo è chi ha fretta e non accoglie le “elucubrazioni”altrui e vuole uscire in fretta da ogni confronto. Io amo il dialogo e scorgere ogni sfumatura e potermi di conseguenza arricchire. Rispetto ogni scelta ma provo disagio di fronte a chi costruisce mura piuttosto che spalancare le finestre. ☺
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P.s.
Mamma mia quanto scrivo
ho perso il garbo della sintesi !
Forse perche’ ste cose non
han trovato accoglienza e si
sono addensate in me .
Ad ogni modo, scusa questi
eccessi di verbosita’, debbo
aver piu’ contegno …
A poi.
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Apprezzo il tuo modo di scrivere,di guardare ogni aspetto delle cose. È una tua caratteristica e mi arricchisce. Ci sono persone sintetiche ma senza contenuti. Tu permetti di coltivare continuità e dialogo. Anche io non trovo facilmente chi si confronta. ☺
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Tempo interiore .
Si hai ragione, non si dovrebbe
mai mollare la pratica dell’
osservazione dei propri
pensieri, o smettere
di esercitare questa che forse
e’ una abilita’ perche’ ci consente
di essere autentici nel mondo.
E cosa vale piu’ di quel che e’
autentico …
Peccato, mi son lasciato convincere
che era un freno nella corsa verso
il mio successo, mentre era solo una
sana moderazione della velocita’
poiche’ non c’ era fretta di raggiungere
la meta .
Non so che dire se non che e’
una cosa che non va fatta,
quella appunto di considerare
una profonda introspezione
come un limite perche’ non
e’ vero …
Qualcuno piu’ di altri e’ piu’
capace di questo, ne ha forse
piu’ bisogno o la sua storia lo
ha condotto a questa facolta’,
per cui in ogni caso si dovrebbe
capir che ha un senso e un suo
valore .
Va bene, consiglierei ad un
essere riflessivo di rimanere
tale e non lasciarsi convincere
dal mondo iperveloce che questa
e’ una risorsa che non serve,
serve invece molto ed e’ una
gran facolta’ che ti consente di
rimanere autentico nel mutare
dei tempi e di ogni circostanza .
Sei semplicemente meno
mercenario di molti altri e
anche piu’ vero .
Pazienza …
Forse si puo’ tentar di riacquisire
questa caratteristica soppressa,
ma e’ saggio farlo ?
Ritornare alla integrita’ ?
Secondo me dopo un dato
momento non puoi piu’ farlo …
Ciao
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A proposito di tempo: Non è mai tardi e nulla è perduto. Chi scandisce il tempo e determina la fretta? Solo chi quantifica il tempo alla produttività e crede sia tempo preso o rubato quello dedicato all’introspezione solo perché confonde l’ozio o il non fare nulla,il fantasticare con qualcosa di sterile. Ma ritrovare se stessi,il proprio percorso interiore non ha prezzo e non è mai qualcosa che impoverisce. Che fare allora se non si trova modo di incontrare se stessi? Cresce lo stress e l’affanno,la sensazione che manchi qualcosa,si emulano gli altri e ci si allontana dalla propria autenticità. Un sorriso ☺
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Grazie Andrea,solo chi coglie in profondità il valore di quel tempo interiore,trascorso a guardare in se stessi è poi capace di apprezzarlo e di costruire un rapporto duraturo con l’osservazione e l’armonia intessuta nella propria anima. ☺
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E questa e’ prosperita’ .
Dove per me prosperita’
e’ sempre e solo tempo,
nient’ altro che l’ armoniosa
relazione ad esso .
Non c’ e’ prosperita’ maggiore
di questa, niente di piu’ prezioso
da perdere.
Importanti questi attimi che hai
menzionato .
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