
Malgrado tutto
Anche quella mattina il sole era sbiadito, quasi inesistente.
Anna era incapace di sorridere da quando aveva saputo della sua malattia, era troppo stanca per lottare, per farsene una ragione.
Quel treno, era un piccolo mondo, un incontrare gente proveniente da ogni parte della città, soprattutto pendolari che al mattino si recavano al lavoro.
Lui era lì, forse per la prima volta, da quando la sua vita era cambiata, ora non si poteva più permettere una macchina, era un uomo che si arrangiava nella vita, specialmente da quando era disoccupato. Non si immaginava che la crisi lo avrebbe toccato.
Se Anna era lì per recarsi la lavoro, indossando una parrucca ben acconciata, almeno lei credeva, l’uomo era invece salito sul treno per cedere il suo salone di bellezza, ora che non aveva più soldi per mantenerlo. Voleva recarsi in un agenzia in una città vicina, nella speranza di sistemare la situazione.
Il loro sguardo si era incrociato per un solo attimo e sembrava si riconoscessero, almeno così era sembrato.
Così Giorgio sorrise ad Anna, la quale, sollevato lo sguardo dalla rivista che stava sfogliando, si ricordò del suo compagno di scuola ai tempi delle scuole medie.
Lui le appoggiò una mano sul braccio e con aria attenta le chiese se potesse fare qualcosa per lei!
Perché quella domanda?
Allora lui spiegò che quando era salito sul treno era molto arrabbiato, nel vederla, invece quella tensione si era dissolta subito.
Lei le mostrò una foto dal giornale e sorridendo le disse che le sarebbe piaciuto poter avere l’acconciatura della ragazza sul giornale, ma lo disse solo per scherzare, Giorgio invece, con uno sguardo attento studiò il taglio e pensò che Anna con quell’acconciatura poteva stare davvero bene.
Allora entrambi, ridendo rumorosamente, incuranti del luogo in cui si trovavano, dissero che in fondo tutto era possibile. Una frase che usavano spesso ai tempi della scuola, ma come in questo caso?
Giorgio sfilò dallo zaino che aveva con sè una custodia che conteneva un paio di forbici, spiegando con un sorriso che Anna aveva di fronte un mago delle forbici, così, di fronte alla gente incredula, accolse la parrucca che Anna gli porgeva. A lei non interessava di mostrarsi senza capelli, anzi, quello era ora per Anna un importante motivo di sfida.
Quando, insieme arrivarono alla stazione, scesero dal treno e passeggiarono sottobraccio: il sole fece capolino per coronare quella giornata speciale.
Non importava più nulla ad Anna e Giorgio, solo di poter affrontare tutto con un sorriso.
15.01.2015 Poetyca
Despite all
That morning the sun had faded, almost nonexistent.
Anna was unable to smile since he had learned of his illness, he was too tired to fight, to get over it.
That train, it was a small world, a meet people from all over the city, especially in the morning commuters on their way to work.
He was there, perhaps for the first time since his life was changed, now you could not afford a car, was a man who made do in life, especially since he was unemployed. Never thought that the crisis would have touched.
If Anna was there to go to work, wearing a wig well coiffed, at least she believed the man had boarded the train instead to give her beauty salon, now that he had no more money to maintain it. He wanted to go to an agency in a nearby town, hoping to fix the situation.
Their eyes were crossed for a moment and seemed to recognize, at least so it seemed.
So George smiled at Anna, which, looked up from the magazine he was leafing, remembered his classmate at the time of middle school.
He put a hand on his arm and air careful asked if he could do something for her!
Why that question?
Then he explained that when he got on the train was very angry to see her instead that tension had dissolved immediately.
She showed her a picture from the newspaper and smiling told her that she would like to have the hairstyle of the girl in the newspaper, but he said only joking, Giorgio instead, with an eye studied cutting and thought that Anna with quell’acconciatura could be really good.
Then both, laughing loudly, regardless of where they were, they said that basically everything was possible. A phrase often used in school, but as in this case?
George pulled from the bag he was carrying a case containing a pair of scissors, explaining with a smile that Anna had faced a magician of the scissors, so, in front of people in disbelief, welcomed the wig that Anna handed him. She did not care to show no hair, in fact, that it was time for Anna an important reason to challenge.
When they arrived together at the station, got off the train and walked arm in arm, the sun peeped to cap that special day.
No longer cared to Anna and George, only to face everything with a smile.
01/15/2015 Poetyca
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